venerdì 4 novembre 2022

 

Il Diario di Eleonora d'Arborea

L'infanzia di una Regina

di Monica Tronci Pau


Il Diario di Eleonora d'Arborea è un romanzo storico che si muove temporalmente tra il presente e il passato. La prima parte, ambientata nel 2018 nella città di Oristano introduce il lettore alla scoperta di un manoscritto redatto dalla Giudicessa Eleonora nella capitale del Giudicato d'Arborea, Aristanis. La stessa città, oggi capoluogo di provincia, viene vista e vissuta in due epoche molto lontane e diverse tra loro.

Il manoscritto è un libro di ricordanze: un memoriale nel quale Eleonora rievoca le sue giornate in età d'infante, nel 1355, quando aveva dieci anni. Dieci anni è anche l'età di Deodato, suo amico fraterno e guida spirituale, oltre che di Grazia e Francesco, i bambini che nel 2018 si avventurano nella lettura di questo strano e antico libro.

La scoperta vera e propria viene fatta da Grazia che durante un'uscita didattica al museo si allontana dalla sua classe, una quinta della scuola primaria, ed entra furtivamente nel giardino del seminario. 


L'autrice

Il libro di Monica Tronci Pau nasce dalla passione dell'autrice per la storia, il territorio e i personaggi storici che in epoca giudicale hanno scritto l'importante Storia di cui la Sardegna porta ancora i segni, nel bene e nel male. 
L'autrice dal 1995 si occupa di rievocazioni storiche medievali con il Gruppo storico Medievale Antica Turabolis di Terralba insieme alla sua famiglia. Queste rievocazioni hanno spesso la figura di Eleonora d'Arborea come personaggio principale

Monica è prima di tutto un'artista della Plastilina autodidatta che negli ultimi anni ha pubblicato quattro Plastilibri. I Plastilibri sono libri per bambini nei quali lei compone filastrocche in lingua sarda, italiana e con la traduzione in inglese. Uno di questi è un libro da colorare nel quale "la plastilina si fa disegno". Dal 2010 cura laboratori e corsi per bambini e adulti oltre a creare e organizzare mostre e le presentazioni delle sue opere plastiche e letterarie e a curare i propri canali social compreso Youtube. La Plastilina di Monica Tronci (questo è anche il nome della sua pagina Fb) compare nella copertina del libro. Questa volta l'autrice si è cimentata nella stesura di un lavoro molto impegnativo e totalmente diverso dai precedenti. 

Il romanzo storico illustrato

Un'opera complessa e con molte sfaccettature. Prima di tutto il Diario di Eleonora d'Arborea è un romanzo che di per sé ha una struttura complessa. La storia è corredata di immagini che accompagnano il testo, a volte illustrandolo, a volte semplicemente aggiungendo immagini suggestive (disegni realistici in bianco e nero realizzati dalla stessa autrice autodidatta) e utili all'immedesimazione del giovane lettore che man mano scopre un mondo a lui sconosciuto. Si parla di giovani lettori infatti, quando si parla del Diario. Una storia nata proprio per i ragazzi dai 9 ai 13 anni. con . Se questo non bastasse, a rendere il lavoro ancora più impegnativo c'è il fatto che il romanzo sia storico.  

La Storia della Giudicessa narrata ai bambini sardi e italiani

Il primo racconto è stato scritto nel 2015 con un'impostazione che è poi mutata più volte nel corso degli anni, ma che ha sempre avuto come ispirazione i bambini di quella fascia d'età. L'idea iniziale, quella che ha ispirato e mosso il tutto e che ha fatto in modo che il lavoro venisse portato a compimento e infine pubblicato, è stata quella di portare la Storia del Giudicato d'Arborea, di Oristano e di parte della Sardegna, ai ragazzi. Una storia che sembra non essere mai avvenuta per il semplice fatto che a scuola nessuno ce ne ha mai parlato semplicemente perché nei programmi ministeriali non c'è. Capita però che qualche docente appassionato arricchisca lo studio del medioevo con la Storia locale. 

Una storia che piace anche agli adulti

Il Diario è nato per i bambini, è vero, ma una volta pubblicato ha incontrato il favore degli adulti. Persone locali e non che stanno scoprendo e riscoprendo una città vista sempre con occhi distratti e ora in qualche modo rivalutata a seguito delle nuove nozioni acquisite grazie alla lettura del libro. Una lettura scorrevole e coinvolgente, mai pesante e con descrizioni minuziose, a tratti manzoniane a detta di qualcuno, di luoghi e scene nelle quali il lettore si immerge lentamente e con piacere. situazioni narrate che riportano alla memoria degli adulti momenti  e usanze perpetrate fino a pochi decenni fa dai propri genitori e nonni, prima che l'acqua diventasse un bene fruibile direttamente dal rubinetto di casa, quando l'acqua si trasportava in secchi e brocche e i panni si lavavano al fiume, solo per fare un esempio noto ai più.

I molteplici contenuti

Nel Diario sono contenuti molti temi diversi che suscitano interesse e curiosità da approfondire. Gli edifici antichi non più esistenti, ricostruiti nei disegni e nella mappa della città, la storia dell'arte, la fondazione delle chiese, l'arte della ceramica di Oristano, il cibo, gli usi e costumi dell'epoca. Non mancano i momenti divertenti e quelli riflessivi. Tutta la storia è raccontata in modo semplice ma non semplificato o banale, anzi, il vocabolario è molto ricco e a fine libro c'è un utilissimo glossario delle parole desuete e non solo. 

La mappa originale della città con la cinta muraria e la nomenclatura medievale delle strade e delle piazze


Le illustrazioni e le lettere miniate

La storia è corredata di 30 disegni realistici in bianco e nero che rappresentano animali, edifici, persone e momenti particolari ambientati sia nel 2018 che nel 1355 e 1388. Inoltre ogni racconto contenuto nel Diario vero e proprio, quelli medievali dunque, inizia con un capolettera decorato ispirato ora all'iniziale, ora dal tema del racconto stesso.

Le presentazioni letterarie

Dal momento della sua pubblicazione (fine giugno 2022) il Diario è stato presentato in molti paesi e ancora tanti ne dovrà visitare. Il programma, infatti, è fitto ed in continua fase di aggiornamento. Ci sono tre tipi di eventi che si svolgono diversamente a seconda del contesto e della disponibilità delle collaboratrici e dei collaboratori.

La presentazione standard

Nel primo caso si segue un copione ormai standardizzato per quanto riguarda le presentazioni al pubblico dal vivo. Un'intervista all'autrice, la lettura di alcuni brani, ma con una nota di colore in più. Questa nota contribuisce a far calare l'ambiente e le persone in epoca medievale. Sono sempre presenti, infatti, uno o più abiti d'epoca esposti su busti sartoriali che fanno da cornice alla serata. 

La presentazione in abito medievale

Nel secondo caso la presentazione ha tutto un altro fascino. L'autrice, le lettrici e la presentatrice si vestono in abito medievale e usano modi dell'epoca. Quando possibile si cerca di coinvolgere il pubblico in una danza e il pubblico risponde coinvolto e divertito. 

La presentazione itinerante in abito medievale

Nel terzo caso la presentazione è totalmente diversa dalle prime due perché diventa una vera e propria passeggiata storico-letteraria che si snoda tra le piazze e i monumenti del centro storico di Oristano. Sono i luoghi nei quali il Diario è ambientato Dedicherò un articolo a questa particolare presentazione che è una vera esperienza emozionante destinata a lasciare ricordi indelebili in chi la vive calandosi totalmente dentro il libro.