martedì 3 ottobre 2023

Il reading musicale della piccola Eleonora

 Reading teatrale musicale

I racconti della piccola Eleonora d’Arborea
Tratti da “Il diario di Eleonora d’Arborea – L’infanzia di una regina”

Di e con Monica Tronci Pau

L’associazione culturale S’Alvure di Oristano presenta un reading musico-teatrale di nuova produzione, che debutterà a breve, dedicato ai bambini.

Uno spettacolo teatrale di lettura a voce alta con intermezzi musicali medievali eseguiti dal vivo. Il nuovo reading è l’evoluzione scenica di uno dei racconti tratti dal romanzo storico “Il Diario di Eleonora d’Arborea – L’infanzia di una Regina” (Editrice Ass. S’Alvure Oristano). 

In scena si esibiscono tre artisti: Monica Tronci Pau, autrice e lettrice in abito medievale, interpreta il testo leggendolo da un grande libro antico. L’autrice, interpretando la Giudicessa e indossandone le vesti, narra un episodio dell’infanzia di Eleonora d’Arborea e lo fa in modo teatrale, con una lettura ad alta voce nella quale interpreta i sentimenti del racconto, con movenze, linguaggio e interpretazione dell’epoca. 

I musicisti, Massimo Pulisci e Stefano Calisti, con diversi strumenti daranno vita a momenti musicali tra una lettura e l’altra.

La formula teatrale della lettura a voce alta rappresenta un momento dedicato all’ascolto, anche con i propri familiari, riproducendo un evento intimo come quello della favola della buonanotte, per i più piccoli. Inoltre è un valido strumento per invogliare alla lettura attraverso la teatralizzazione di una storia. Riporta ai giorni nostri la tradizione della trasmissione orale delle storie senza tempo. Per questo motivo la lettura a voce alta viene apprezzata anche da una pubblico adulto. Uno spettacolo teatrale di lettura a voce alta con intermezzi musicali. Il nuovo reading è l’evoluzione scenica di uno dei racconti tratti dal romanzo storico “Il Diario di Eleonora d’Arborea – L’infanzia di una Regina” (Editrice Ass. S’Alvure). 
Lo spettacolo consiste in una performance tra il teatro, la lettura a voce alta e la musica suonata dal vivo. In scena si esibiscono tre artisti: l’autrice-lettrice e due musicisti pluristrumentisti che con chitarre, flauto e tamburello daranno vita a diversi momenti musicali, anche con il coinvolgimento del pubblico presenta in sala.


IL ROMANZO

"Il Diario di Eleonora d’Arborea – L’infanzia di una Regina" è il primo romanzo storico scritto e illustrato da Monica Tronci Pau. Un romanzo che parte da un episodio ambientato nel 2018 per poi catapultarsi nel 1388 e poi nel 1355 ai tempi della Giudicessa Eleonora e a Oristano, la città capitale del Giudicato d’Arborea. Così Monica porta la Storia della Sardegna ai bambini e ai ragazzi in modo avventuroso e spensierato, ma con grande rigore storico.

Dedicato a un pubblico di ragazzi, il romanzo ha poi riscosso successo anche tra gli adulti e, in alcune parti, tra i bambini.
Da questa considerazione è nata l’idea di portare in scena uno dei racconti più adatti ai bambini più piccoli, semplificandone leggermente il lessico e la forma, ma mantenendone intatti i contenuti. 

L’autrice, interpretando la Giudicessa e indossandone le vesti, narra un episodio dell’infanzia di Eleonora d’Arborea e lo fa in modo teatrale, con una lettura nella quale interpreta i sentimenti del racconto, con movenze, linguaggio e interpretazione dell’epoca. 

 

IL RACCONTO

Il racconto interpretato dal vivo si intitola “Smarrita nel bosco”. Si tratta di una storia avventurosa che coinvolge i bambini con diversi momenti ed elementi divertenti adatti alla loro età. La storia è ricca di colpi di scena e di riferimenti alla fauna e alla flora della Sardegna ai tempi della Giudicessa.

LA MUSICA

La scena è accompagnata da due musicisti professionisti che intervengono nelle piccole pause della narrazione, con brani di ispirazione medievale e originali dell’epoca, oltre che curare l’introduzione alla scena e il coinvolgimento finale del pubblico. I brani medievali sono stati arrangiati e adattati per l’esecuzione con strumenti più moderni.

Il pubblico viene coinvolto anche in prima persona attivamente in due momenti musicali. La parte iniziale del reading è dedicata alla lettura della “Piccola ballata per la regina Eleonora” che consiste in una serie di filastrocche che narrano della giovane Eleonora. In questa fase il pubblico viene coinvolto tramite una canzone da menestrello alla quale partecipa in coro. Subito dopo l’ultima parola del racconto il pubblico viene invitato a fare una danza di gruppo, un girotondo medievale al quale tutti possono partecipare guidati e accompagnati dall’autrice e giudicessa.

L’AUTRICE

Scrittrice, artista della Plastilina, illustratrice e performer storico-teatrale con 25 anni di esperienza nella rievocazione storica medievale e nella danza di diversi generi ed epoche.  

Ha pubblicato tre Plastilibri con filastrocche originali in lingua sarda e foto-illustrazioni realizzate totalmente in plastilina. Dal 2011, si occupa di ideare e condurre laboratori e corsi per adulti e bambini per l’insegnamento della modellazione e creazione con la Plastilina, oltre ad insegnare la tecnica cinematografica dello Stopmotion. Ha avuto importanti collaborazioni anche col mondo del cinema. 

A CHI è RIVOLTO IL READING E QUANTO DURA?

Lo spettacolo è rivolto a un pubblico di bambine, bambini e famiglie, ma anche a chiunque ami la lettura a voce alta, le storie e la Storia nel medioevo sardo, l’epoca giudicale.

La durata è di 1 ora e 20 minuti circa.

Nelle foto: Monica Tronci in diverse performances nei panni di Eleonora d'Arborea e altri personaggi medievali.

Per richiedere informazioni contattare: monica.tronci@gmail.com

Su Fb Monica Twins Tronci Pau e le pagine Il Diario di Eleonora d’Arborea e Alla scoperta di Oristano attraverso il Diario di Eleonora d’Arborea


mercoledì 27 settembre 2023

L'Argia, tra storie a musica

L’associazione culturale S’Alvure di Oristano e La tana nel Bosco organizzano una serata di raccolta fondi a sostegno del progetto autogestito per bimbi dai 2 ai 6 anni, di educazione comunitaria in natura “Tzilighertas – La tana nel bosco” che da tre anni si svolge ogni giorno presso le fonti di Tzinnuri a Bauladu (OR)  

Sabato 30 settembre 2023 alle ore 21.30 a Bauladu piazza Emilio Lussu (centro sociale), si terrà la prima rappresentazione del Reading Musicale “Raccontando l’argia”.

Un viaggio musicale tra storia e mito dell’Argia.

Da un’idea di Antonello Palmas Cotogno.

Scritto da Antonello Palmas Cotogno e Monica Tronci Pau.

Il testo, letto dal vivo da Monica Tronci Pau, racconta la leggenda dell’Argia, s’Arza, il ragno velenoso dalla quale puntura  si guarisce con un rito musicato e danzato e con un complesso susseguirsi di interrogatori, per passare dalla possessione alla liberazione dell’argiato. Un rito di tre giorni scandito da passaggi, travestimenti e musica.

Durante la serata, la lettura della storia è alternata all’esecuzione dal vivo di brani originali composti da Antonello Palmas Cotogno, Franco Frassinetti e Giacomo Caliolo  e arrangiati da Animamala Group.

I brani verranno eseguiti dal gruppo musicale Animamala composto da Antonello Palmas Cotogno al basso, Massimo Pulisci alla batteria e Stefano Calisti alla chitarra, Monica Tronci Pau , voce narrante.

 

venerdì 4 novembre 2022

 

Il Diario di Eleonora d'Arborea

L'infanzia di una Regina

di Monica Tronci Pau


Il Diario di Eleonora d'Arborea è un romanzo storico che si muove temporalmente tra il presente e il passato. La prima parte, ambientata nel 2018 nella città di Oristano introduce il lettore alla scoperta di un manoscritto redatto dalla Giudicessa Eleonora nella capitale del Giudicato d'Arborea, Aristanis. La stessa città, oggi capoluogo di provincia, viene vista e vissuta in due epoche molto lontane e diverse tra loro.

Il manoscritto è un libro di ricordanze: un memoriale nel quale Eleonora rievoca le sue giornate in età d'infante, nel 1355, quando aveva dieci anni. Dieci anni è anche l'età di Deodato, suo amico fraterno e guida spirituale, oltre che di Grazia e Francesco, i bambini che nel 2018 si avventurano nella lettura di questo strano e antico libro.

La scoperta vera e propria viene fatta da Grazia che durante un'uscita didattica al museo si allontana dalla sua classe, una quinta della scuola primaria, ed entra furtivamente nel giardino del seminario. 


L'autrice

Il libro di Monica Tronci Pau nasce dalla passione dell'autrice per la storia, il territorio e i personaggi storici che in epoca giudicale hanno scritto l'importante Storia di cui la Sardegna porta ancora i segni, nel bene e nel male. 
L'autrice dal 1995 si occupa di rievocazioni storiche medievali con il Gruppo storico Medievale Antica Turabolis di Terralba insieme alla sua famiglia. Queste rievocazioni hanno spesso la figura di Eleonora d'Arborea come personaggio principale

Monica è prima di tutto un'artista della Plastilina autodidatta che negli ultimi anni ha pubblicato quattro Plastilibri. I Plastilibri sono libri per bambini nei quali lei compone filastrocche in lingua sarda, italiana e con la traduzione in inglese. Uno di questi è un libro da colorare nel quale "la plastilina si fa disegno". Dal 2010 cura laboratori e corsi per bambini e adulti oltre a creare e organizzare mostre e le presentazioni delle sue opere plastiche e letterarie e a curare i propri canali social compreso Youtube. La Plastilina di Monica Tronci (questo è anche il nome della sua pagina Fb) compare nella copertina del libro. Questa volta l'autrice si è cimentata nella stesura di un lavoro molto impegnativo e totalmente diverso dai precedenti. 

Il romanzo storico illustrato

Un'opera complessa e con molte sfaccettature. Prima di tutto il Diario di Eleonora d'Arborea è un romanzo che di per sé ha una struttura complessa. La storia è corredata di immagini che accompagnano il testo, a volte illustrandolo, a volte semplicemente aggiungendo immagini suggestive (disegni realistici in bianco e nero realizzati dalla stessa autrice autodidatta) e utili all'immedesimazione del giovane lettore che man mano scopre un mondo a lui sconosciuto. Si parla di giovani lettori infatti, quando si parla del Diario. Una storia nata proprio per i ragazzi dai 9 ai 13 anni. con . Se questo non bastasse, a rendere il lavoro ancora più impegnativo c'è il fatto che il romanzo sia storico.  

La Storia della Giudicessa narrata ai bambini sardi e italiani

Il primo racconto è stato scritto nel 2015 con un'impostazione che è poi mutata più volte nel corso degli anni, ma che ha sempre avuto come ispirazione i bambini di quella fascia d'età. L'idea iniziale, quella che ha ispirato e mosso il tutto e che ha fatto in modo che il lavoro venisse portato a compimento e infine pubblicato, è stata quella di portare la Storia del Giudicato d'Arborea, di Oristano e di parte della Sardegna, ai ragazzi. Una storia che sembra non essere mai avvenuta per il semplice fatto che a scuola nessuno ce ne ha mai parlato semplicemente perché nei programmi ministeriali non c'è. Capita però che qualche docente appassionato arricchisca lo studio del medioevo con la Storia locale. 

Una storia che piace anche agli adulti

Il Diario è nato per i bambini, è vero, ma una volta pubblicato ha incontrato il favore degli adulti. Persone locali e non che stanno scoprendo e riscoprendo una città vista sempre con occhi distratti e ora in qualche modo rivalutata a seguito delle nuove nozioni acquisite grazie alla lettura del libro. Una lettura scorrevole e coinvolgente, mai pesante e con descrizioni minuziose, a tratti manzoniane a detta di qualcuno, di luoghi e scene nelle quali il lettore si immerge lentamente e con piacere. situazioni narrate che riportano alla memoria degli adulti momenti  e usanze perpetrate fino a pochi decenni fa dai propri genitori e nonni, prima che l'acqua diventasse un bene fruibile direttamente dal rubinetto di casa, quando l'acqua si trasportava in secchi e brocche e i panni si lavavano al fiume, solo per fare un esempio noto ai più.

I molteplici contenuti

Nel Diario sono contenuti molti temi diversi che suscitano interesse e curiosità da approfondire. Gli edifici antichi non più esistenti, ricostruiti nei disegni e nella mappa della città, la storia dell'arte, la fondazione delle chiese, l'arte della ceramica di Oristano, il cibo, gli usi e costumi dell'epoca. Non mancano i momenti divertenti e quelli riflessivi. Tutta la storia è raccontata in modo semplice ma non semplificato o banale, anzi, il vocabolario è molto ricco e a fine libro c'è un utilissimo glossario delle parole desuete e non solo. 

La mappa originale della città con la cinta muraria e la nomenclatura medievale delle strade e delle piazze


Le illustrazioni e le lettere miniate

La storia è corredata di 30 disegni realistici in bianco e nero che rappresentano animali, edifici, persone e momenti particolari ambientati sia nel 2018 che nel 1355 e 1388. Inoltre ogni racconto contenuto nel Diario vero e proprio, quelli medievali dunque, inizia con un capolettera decorato ispirato ora all'iniziale, ora dal tema del racconto stesso.

Le presentazioni letterarie

Dal momento della sua pubblicazione (fine giugno 2022) il Diario è stato presentato in molti paesi e ancora tanti ne dovrà visitare. Il programma, infatti, è fitto ed in continua fase di aggiornamento. Ci sono tre tipi di eventi che si svolgono diversamente a seconda del contesto e della disponibilità delle collaboratrici e dei collaboratori.

La presentazione standard

Nel primo caso si segue un copione ormai standardizzato per quanto riguarda le presentazioni al pubblico dal vivo. Un'intervista all'autrice, la lettura di alcuni brani, ma con una nota di colore in più. Questa nota contribuisce a far calare l'ambiente e le persone in epoca medievale. Sono sempre presenti, infatti, uno o più abiti d'epoca esposti su busti sartoriali che fanno da cornice alla serata. 

La presentazione in abito medievale

Nel secondo caso la presentazione ha tutto un altro fascino. L'autrice, le lettrici e la presentatrice si vestono in abito medievale e usano modi dell'epoca. Quando possibile si cerca di coinvolgere il pubblico in una danza e il pubblico risponde coinvolto e divertito. 

La presentazione itinerante in abito medievale

Nel terzo caso la presentazione è totalmente diversa dalle prime due perché diventa una vera e propria passeggiata storico-letteraria che si snoda tra le piazze e i monumenti del centro storico di Oristano. Sono i luoghi nei quali il Diario è ambientato Dedicherò un articolo a questa particolare presentazione che è una vera esperienza emozionante destinata a lasciare ricordi indelebili in chi la vive calandosi totalmente dentro il libro.




 




domenica 17 agosto 2014

La danza medievale


Da una vita studio danza in tutte le sue forme, ovviamente partendo dalla regina delle danze, quella classica, poi ho sperimentato tutto e mi piace tutto: flamenco, tango, danza jazz, contemporanea, balli caraibici, balli di gruppo, danza orientale. Molti tipi di danza li so anche insegnare.
Da qui, è stato naturale il passo verso la danza medievale.
Dai primi anni in cui mi occupavo di preparare le danze medievali per la rievocazione storica che si svolgeva ad Oristano, la ratifica della pace del 1388 da parte di Eleonora d'Arborea. Dal 1997.

Da quando il Gruppo Medievale Antica Turabolis di Terralba è nato (1995), si è sviluppato con varie attività: le danze, il mercatino, il museo vivente, le partecipazioni a tanti eventi con rievocazioni storiche vere e proprie.

Prima timidamente poi con più sicurezza ho coinvolto le ragazze e gli ho insegnato una danza semplice e un'altra piu complicata. Ho imparato le danze medievali ma è difficile poi rifarle con le ragazze perchè non abbiamo il tempo di provare delle coreografie per ogni tipo di danza: saltarello, carola etc.
E così ho preparato delle coreografie in cui metto piu cose, cercando di renderle fluide e non difficili da imparare e da ricordare.
Purtroppo non sempre abbiamo occasione di farle alle manifestazioni perchè spesso si sfila solamente.
Negli ultimi anni però è capitato di fare alcune ospitate televisive dove abbiamo potuto danzare per le telecamere. Per ben 3 volte in 2 anni.

Allego qui alcune foto e i video delle danze.

1997 Oristano

Mandas 2009










Videolina 2010


Di che danza 6? Videolina 2011


Le danze dei primi due video sono state coreografate da me e danzate con le mie ragazze



La terza danza è stata coreografata da Roberto Magnabosco e Benedetta Bucceri, per un gruppo di danza totalmente diverso dal mio, ma nel quale io sono presente in occasione di questa ospitata televisiva. Bellissima coreografia. Gli abiti sono del Gruppo Medievale Antica Turabolis


Altre foto della stessa danza interpretata dal coreografo e due danzatrici d'eccezione. Tutti ballerini classici!







sabato 16 agosto 2014

Antichizzare un centro commerciale?

Il Gruppo Storico Medievale ANTICA TURABOLIS di Terralba si cimenta in una nuova esperienza.
Nuova per il gruppo ma anche in generale.

Avete mai visto una mostra di abiti medievali in un centro commerciale?

E avete mai visto figuranti medievali che sfilano e danzano nelle gallerie del centro o a fare shopping per negozi?

Dal 9 al 24 agosto è possibile ammirare un'esposizione degli abiti medievali creati da Antica Turabolis.

18 manichini con altrettanti abiti e un'esposizione di copricapo presso il Centro Commerciale Porta Nuova di Oristano.


Non solo. Il giorno dell'inaugurazione, si è svolta una sfilata molto particolare.

Partendo dai parcheggi sotterranei del centro commerciale, i figuranti in abito medievali hanno fatto un ingresso a sorpresa salendo con la scala mobile al piano terra del centro. Poi in sfilata lungo le gallerie con una sosta davanti ad alcuni negozi per fare dei girotondi molto coreografici e poi su per la scala mobile per arrivare agli stand dove sono esposti gli abiti.

La sfilata si ripeterà Martedì 19 agosto dalle ore 18.
Martedì alcuni abiti indossati dai manichini verranno sostituiti, dando così una faccia nuova alla mostra!

Ecco alcune foto dell'inaugurazione








martedì 16 ottobre 2012

Collaborando si cresce! Il libro vivente


Collaborando si cresce!

Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, allora tu e io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. (George Bernard Shaw)

E se vogliamo, possiamo dire che ne abbiamo anche tre o quattro di idee (questo lo aggiungo io).

È lo spirito con cui, a mio parere, tutti dovrebbero vivere le proprie passioni e la propria vita. Perché si sa, da cosa nasce cosa. E dove non arrivo io arrivi tu e viceversa.

Frasi fatte e luoghi comuni a parte, lo spirito di collaborazione è il motore che fa muovere e crescere le cose più di ogni altro sentimento o finanziamento...

Ed è così che ho iniziato a collaborare con un libro. Sì, con un libro.

Ho infilato il mio gruppo medievale in un romanzo storico e ho infilato il romanzo nel mio gruppo.

Così è nato un piccolo evento che vuole crescere. Quando un giorno ho saputo che il libro di Angelo Mascia, Boe Muliake-Il re templare, trattava determinati temi e soprattutto determinate epoche allora mi si è accesa la lampadina.

Ho contattato Angelo e gli ho proposto di “usare” il mio gruppo medievale per fare le presentazione del suo libro. Ho saputo che l’idea non era poi così nuova e mi sono un po’ scoraggiata ma poi parlandone meglio abbiamo iniziato a costruire la cosa. Perché l’idea che avevo in mente io, era davvero nuova. E così la prima rappresentazione, preparata in tutta fretta, praticamente senza prove di gruppo, è stata fatta a Villanovaforru.

Il gruppo medievale Antica Turabolis di Terralba (il mio) e la Compagnia del Borgo hanno animato il romanzo storico.

Io e due dame ( Francesca e Claudia) abbiamo fatto le letture ma queste letture non sono rimaste fredde e fini a sé stesse come spesso può accadere nella presentazione di un libro.
Prima abbiamo creato le scene di vita medievale con una ricamatrice adulta che insegnava alla fanciulla come si ricama  e due ragazze, l’una intenta a pettinare l’altra, come facevano le dame di compagnia con le loro padroncine.


Alle letture sono seguite rappresentazioni vere e proprie come per esempio: dopo la lettura della Via della seta, l’entrata in scena del mercante pisano con il suo seguito, a portare stoffe e spezie in bauli e sacchetti preziosi. Il tutto accompagnato da musiche che hanno contribuito a creare l’atmosfera giusta.
E poi è stata la volta di Jana, un brano che narra di uno degli esseri fantastici della Sardegna, le janas (fate). Seguita da una danza breve e magica, interpretata da me.

Jana
Poi il banchetto con il brindisi e ancora i templari con il giuramento.

Una serata che è stato un successo e che pochi giorni dopo abbiamo ripetuto ma modificandola.

A Borutta abbiamo fatto un viaggio nel medioevo, esattamente come recitava il titolo dell’evento che ci ospitava. Questa volta non avevamo i templari, perché l’unico gruppo coinvolto era l’Antica Turabolis, ma li abbiamo sostituiti con altre letture e altre atmosfere.

Dopo il mercante pisano è stata la volta della danzatrice orientale con i ventagli di seta provenienti dalla Cina, come le vie della seta.
Samira (Sara Nakshidil)

E poi la jana con le sue movenze magiche. E un’altra danza orientale in cui veniva rappresentata la principessa Samira, un’altra delle protagoniste dei racconti del romanzo.


 

Panas (Monica Tronci)
Una della novità della serata è stato un altro personaggio delle leggende sarde, le Panas, gli spiriti delle donne morte di parto, rappresentata con una donna intenta a lavare i panni al fiume così come descritta nel libro e così come si narra nelle leggende. Un pezzo davvero emozionante per il pubblico. E per chiudere una danza medievale che coinvolgeva la quattro dame giovani presenti.




Il pubblico è rimasto tutto fino alla fine nonostante il freddo di fine settembre. E questo ci ha onorato perché significava che avevamo raggiunto l’obiettivo di intrattenerli raccontandogli una bella storia, vissuta a pochi metri da loro ma in realtà vissuta molti secoli prima. Un viaggio nel tempo che ha affascinato loro e noi e ha anche emozionato lo scrittore (ce l’ha confessato) che vede vivere i suoi racconti dopo averci lavorato per anni fino a vederne la pubblicazione. Ora aspettiamo la prossima rappresentazione e ci prepareremo sempre meglio, convinti che stiamo facendo una grande cosa. Un modo nuovo per far conoscere un libro e innamorarsi della storia della Sardegna. Che molti ancora non conoscono abbastanza.

Superfluo aggiungere il tutto esaurito dei libri a Borutta.

I link ad alcuni video delle serate:
                                                                             Jana


                                                                  Arribbanta is morus


 La via della seta

                                                                Promo Borutta

Monica Tronci

mercoledì 3 ottobre 2012

Il museo vivente (foto di Monica Tronci)



Un lavoro fotografico può diventare occasione di nuove creazioni personali.
E così da quello che poi è diventato un calendario, con lo scopo di far conoscere al meglio determinati luoghi, è nato un lavoro fotografico a sè.  
Pensato, organizzato e realizzato da Monica e Valeria Tronci


Il museo vivente è un modo per emozionarsi durante la visita ad un museo che,
per quanto possa essere interessante, resta qualcosa di freddo.

E così, il Gruppo Medievale Antica Turabolis di Terralba ha posato per me
nelle varie stanze del museo. Prima nella stanza del telaio

Tra arcolaio e telaio



Uno sguardo in cantina "Su magasinu de su binu"
per un bicchiere di vino direttamente dalla botte

In cucina per assistere al lavoro delle donne che preparano e sfornano il pane


una volta visitato il museo internamente, si va' fuori sul piazzale, dove si svolgono altre mansioni importanti come la cernita dei cereali che vengono preparati per la vendita, mentre qualcuno rientra dalla fontana e dai campi


e a fine giornata fuori a prendere il fresco e chiacchierare un po', a ricamare, a cucire etc


 Se cercherete questo museo non troverete i figuranti lì ad aspettarvi ma se andrete, immaginate che quelle stanze siano davvero vive e animate come in queste foto. Vi sembrerà di non essere soli e il museo avrà un aspetto totalmente diverso da prima,